Nell’acquisto di beni usati o magari rigenerati possono nascondersi spiacevoli sorprese riguardo la garanzia
Acquistare un bene usato può risultare una scelta che assicura un notevole risparmio, ma cosa cambia per quanto riguarda la garanzia rispetto ad un prodotto nuovo? I diritti sono gli stessi? E per quanto riguarda le transazioni tra privati? Cerchiamo di fare luce su alcuni punti fondamentali.
Risulta essere rilevante l’identità del venditore ai fini della garanzia? Assolutamente sì: infatti, a seconda che si acquisti da un negozio, da un privato o da un professionista, le regole per la garanzia cambiano.
Acquistare in un negozio. In questo caso, il rivenditore può alterare la durata della garanzia di conformità, abbassandolo anche di un anno, ma non può sottrarsi alla richiesta di riparazione o sostituzione dell’oggetto. Inoltre, al momento dell’acquisto di un prodotto ricondizionato (ad esempio, un pc portatile o un cellulare) si ha diritto di richiedere la scheda di riparazione: questa indica gli interventi eseguiti sul prodotto al momento del primo intervento tecnico. Se il problema originario persiste, allora sarà meglio chiedere una sostituzione piuttosto che una nuova riparazione. Ricordiamo, comunque, che la richiesta di riparazione o sostituzione dev’essere effettuata entro due mesi dalla scoperta del difetto, meglio se tramite raccomandata, utilizzando questo fac simile richiesta riparazione o sostituzione prodotto.
Acquisti tra professionisti. In questa dicitura ricadano tutti gli acquisti anche inerenti al miglioramento delle proprie condizioni lavorative, quando si è in possesso di partita Iva. In questo caso, la garanzia non sussiste: è meglio quindi preferire una consegna a mano dell’oggetto per poterlo testare prima del pagamento. E ricordare che, sebbene non esista la garanzia di conformità, sussiste la tutela da vizi occulti, come prescritto dall’art. 1490 C.C., ovvero da difetti che si presentano dopo la vendita e rendono il bene inidoneo all’uso previsto.
Acquisti tra privati. Le condizioni sono le stesse riguardanti l’acquisto tra professionisti. È da ricordare che, in caso di vizio occulto, si deve contestare il problema entro otto giorni, chiedendo la risoluzione del contratto oppure una riduzione del prezzo di vendita. Il miglior modo per tutelarsi consiste nell’inviare una raccomandata, che certifica così l’avvenuta richiesta.
La garanzia del produttore. Alcuni produttori offrono una garanzia aggiuntiva, che però alle volte copre solo alcune parti del prodotto (ad esempio, solo la parte elettronica ma non lo schermo di uno smartphone). Se si acquista un prodotto usato, che ancora sottostà alla garanzia del produttore, allora questa è in tutto e per tutto valida; essa non decade, infatti, con il passaggio da un possessore all’altro. È quindi opportuno richiedere al venditore se vi è tale garanzia e, in caso, pretenderne il certificato, che fa effettivamente parte dell’oggetto acquistato.