L’argomento di oggi è il risparmio gestito, molti ne hanno sentito parlare ma non conoscono effettivamente quali sono le sue caratteristiche. In questo post andremo a dare la definizione di risparmio gestito e svilupperemo le sue caratteristiche in modo da fornire un quadro generale contenente le informazioni base.
In cosa consiste il risparmio gestito? si definisce risparmio gestito una forma di investimento amministrato da terzi per conto del risparmiatore il quale affida parte dei propri risparmi ad una figura professionale permettendo ad essa di effettuare movimenti col denaro altrui.
Le pratiche più utilizzate sono quelle bancarie, il risparmio gestito viene infatti proposto, nella maggior parte dei casi, presso un istituto bancario. Il consulente di tale istituto propone l’idea del risparmio gestito illustrando al cliente le potenzialità di questa tipologia di investimento, starà poi al risparmiatore decidere se affidare i propri risparmi e in quale percentuale.
Come funziona il risparmio gestito? come si può facilmente capire dal nome il “risparmio gestito” mette il cliente nella possibilità di affidare una determinata somma di denaro ad un consulente che attraverso una delega sarà abilitato a gestire tale somma effettuando diversi movimenti sul mercato azionario o attraverso altri generi di investimenti a breve-medio termine. Sarà facoltà del cliente ritirare gli investimenti in qualsiasi momento e riavere quindi la somma di denaro investita, ottenendo così una plusvalenza soggetta a vari fattori.
Il risparmio gestito non deve essere confuso con il risparmio amministrato. Come spiegato in questo articolo sul risparmio amministrato pubblicato su questo blog, in questo caso il cliente delega all’intermediario finanziario gli adempimenti fiscali, ovvero la base imponibile per il calcolo delle plusvalenze da sottoporre a tassazione. Lo stesso è tenuto a versare l’imposta all’Erario.
Riassumendo, le caratteristiche principali del risparmio gestito sono
-plusvalenze tassate al momento dell’effettiva maturazione.
– possibilità di compensare tra loro redditi di capitale e diversi, qualora c’è ne fosse bisogno.
-garanzia dell’anonimato sui redditi diversi gestiti.
Esistono inoltre altre forme di gestione dei propri risparmi, simili a quella di cui oggi facciamo un quadro generale, per citarne 2 tra le più utilizzate abbiamo il Risparmio individuale e Amministrato.
In conclusione si definisce risparmio gestito l’insieme delle attività di gestione professionale del risparmio operate da fondi comuni di investimento mobiliare e dalle Società d’investimento a capitale variabile (SICAV), all’attività di gestione di patrimoni mobiliari individuali (GPM) effettuata solitamente da banche e società d’intermediazione mobiliare (SIM), nonché alle attività di investimento per conto dei risparmiatori operate da fondi pensione e compagnie di assicurazione nel settore della previdenza complementare. Il risparmio gestito, quindi, è una risorsa utile per i risparmiatori che intendono investire somme di denaro (non proprio minime) avvalendosi della consulenza di un professionista del mercato mobiliare il quale verrà delegato all’acquisto e vendita di vari pacchetti.