Il RID (rapporto interbancario diretto) è l’autorizzazione che concede un debitore alla banca di permettere ad un determinato creditore l’addebito di somme di denaro sul proprio conto corrente. Quindi questa tipologia rientra nelle modalità di pagamento che può sfruttare un’azienda per pagare i propri fornitori. Vediamo come deve comportarsi il debitore con il creditore nel caso in cui voglia procedere alla revoca del RID.
Il debitore che ha intenzione di annullare o revocare un RID ne deve dare preventiva comunicazione al proprio debitore. Pertanto egli si preoccuperà di comunicare con un documento scritto questa sua intenzione. Nel documento egli riporterà i suoi dati, quelli della sua azienda, compresa la partita Iva.
Specificherà anche la sua posizione all’interno dell’azienda per la quale si richiede la revoca (ad esempio titolare, legale rappresentante). Con la comunicazione si richiederà l’esplicita revoca della domiciliazione, la quale può essere sia postale che bancaria, a seconda di dove si dispone il proprio conto corrente.
Sulla comunicazione ovviamente andranno spiegate le motivazioni per le quali si richiede tale revoca, ad esempio perché si sta procedendo alla chiusura del conto corrente sul quale vengono effettuati gli addebiti, o ancora perché si preferisce a passare ad altre modalità di pagamento. Una volta compilato il documento verrà trasmesso con raccomandata al creditore.