Sono molti gli italiani che decidono di fare un periodo di formazione professionale o di studio all’estero. Non solamente stage e Erasmus, ma anche un anno intero di scuola: un modo per incontrare una nuova cultura, imparare bene le lingue e formarsi in una struttura scolastica differente. Se in passato gli studenti italiani si spostavano in massa nel Regno Unito ed agognavano gli Stati Uniti ora le mete dei loro mesi di scuola all’estero sono decisamente cambiate e rispecchiano i cambiamenti dell’economia internazionale.
Con la crescita dei paesi Bric, Brasile, Russia, India, Cina, anche gli studenti italiani iniziano a fare domanda per gli anni scolastici da quelle parti. Particolarmente è l’Estremo Oriente che è in grande crescita, Cina in primis. Zhengzhou, Shangai, Pechino preferite a Londra, Oxford, San Francisco e New York. Il trend pare proprio questo: del resto la conoscenza delle lingue orientali, dell’arabo, del russo, in un mondo sempre più globalizzato, diventerà certamente, nel prossimo futuro, un punto in più nei propri curricola.
Per chi desiderasse fare da tre mesi all’intero anno scolastico all’estero ci sono programmi come Intercultura che fanno muovere gli studenti. Solitamente si sceglie il penultimo anno di scuola: l’età è giusta, 17 anni, la maturità è ancora lontana. Si scopre spesso che il livello degli altri paesi, in particolare nelle materie scientifiche, è molto più avanzato e le difficoltà non sono poche. Si scopre che il nostro inglese che dovrebbe incominciare alle elementari fa sorridere di fronte a quello parlato nei paesi scandinavi o anche solo in India.
Ma quanti sono gli studenti che si spostano ogni anno. Il dato parla di oltre 4000 ragazzi italiani che sono stati all’estero per stage di studio: metà di loro ha trascorso tutto l’anno scolastico via.