Coloro che sono alla ricerca di un lavoro dovrebbero tenere in considerazione che il mezzo per trovarlo non è soltanto rivolgersi ad aziende già avviate. Un’alternativa possibile è quella di decidere di creare la propria impresa. In questo modo, partendo da un’idea, si dà vita ad un progetto imprenditoriale per dare lavoro a se stessi e ad altri. In Italia, e più in generale nell’Unione Europea, sono disponibili numerosi incentivi per aiutare soprattutto giovani e donne a diventare imprenditori.
Avviare un’azienda non richiede necessariamente ingenti investimenti di capitale o il progetto di un’impresa dalle dimensioni enormi: è possibile anche partire da una piccola idea, come la fornitura di un servizio o di un prodotto innovativo.
Fasi della Creazione di un’Impresa
Il processo di creazione di un’impresa deve attraversare alcune fasi obbligate
valutazione delle attitudini imprenditoriali della persona che desidera fondarla
definizione dell’idea imprenditoriale
analisi del mercato e del prodotto che si intende presentare
organizzazione dell’azienda
elaborazione di un business plan.
Per quanto riguarda il primo punto, è necessario che il potenziale imprenditore analizzi in maniera oggettiva le proprie capacità. Egli deve porsi una serie di domande come le seguenti:
Sono fortemente motivato nell’attuazione di questo progetto
So mostrare ottimismo
Sono creativo
Posseggo capacità di organizzazione e pianificazione
Sono in grado di relazionarmi con gli altri con successo
Se la risposta a queste domande è positiva, allora si può pensare ad avviare un’impresa.
Oltre a queste caratteristiche psicologiche, è importante anche possedere le qualità tecniche e le conoscenze necessarie, avere cioè una formazione alle spalle che corrisponda a ciò che si intende fare o al prodotto che si vuole commercializzare: ad esempio, solo se si hanno ampie conoscenze in campo chimico si potrà pensare di avviare un colorificio.
Il passo successivo è poi quello di definire l’idea imprenditoriale. Essa, per avere successo, deve presentare almeno due caratteristiche: originalità e fattibilità; in altre parole, deve trattarsi di qualcosa di innovativo o comunque di non troppo diffuso che le persone possano desiderare acquistare (o ricevere, nel caso di una prestazione). Per verificare che l’idea possegga questi requisiti, è necessario svolgere un’attenta ricerca informativa che individui le effettive possibilità del prodotto o della prestazione sul mercato. Per ottenere informazioni utili, come ad esempio i dati sui potenziali concorrenti, sulle aziende cioè che si occupano di prodotti simili, è possibile rivolgersi alle Camere di Commercio ed usufruire delle loro banche dati. Un altro aspetto che si può prendere in considerazione in questa fase è il calcolo del rischio che l’impresa comporta.
Successivamente, una volta individuata l’idea imprenditoriale, occorre analizzare il mercato ed il prodotto che sarà più vantaggioso produrre. Il mezzo migliore per farlo è sicuramente un’attenta analisi di mercato.
A questo punto si è individuato il prodotto e si può quindi passare ad organizzare la struttura aziendale nei suoi vari elementi: risorse materiali (macchinari, attrezzature, materie prime), umane, finanziarie, tecnologiche e knowhow.
Infine, segue l’ultima fase del processo di creazione di un’impresa, e cioè l’elaborazione del business plan. Esso deve permettere di analizzare la reale fattibilità di un progetto, essere una specie di guida operativa per il primo periodo di vita dell’azienda e costituire una “relazione” per poter presentare l’azienda a potenziali soci o finanziatori.
In Italia ci sono numerosi enti ed associazioni che forniscono informazioni ed assistenza a coloro che desiderano diventare imprenditori:
le Camere di Commercio hanno degli sportelli per la consulenza riguardo alla creazione di un’impresa
i centri per l’informazione giovanile informagiovani: molti hanno degli sportelli addetti all’imprenditoria giovanile
le associazioni di categoria occorre rivolgersi a quelle del settore nel quale si vuole collocare la propria azienda
i Business Innovation Center in Italia ce ne sono circa trenta, impegnati a sostenere la creazione di piccole e medie imprese.
Ricorrere a questi enti è sicuramente utile, dato che gli adempimenti burocratici da seguire per aprire un’impresa in Italia sono molti. Il passo fondamentale che ogni azienda deve compiere è quello dell’iscrizione presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente. Oltre a ciò, è necessario occuparsi di adempiere a tutti gli obblighi fiscali richiesti, che possono però variare di molto a seconda della forma giuridica.