La banca invia ad ogni correntista (solitamente con cadenza trimestrale) l’Estratto Conto. Vediamo come leggerlo e come verificare che sia tutto in regola. Abbiamo, infatti, 60 giorni per contestarne il contenuto alla banca. Iniziamo subito con le nozioni di base.
In questa guida, seguirò come esempio l’Estratto Conto che invia BancoPosta. Comunque, gli estratti sono molto simili tra di loro ed i punti fondamentali che imparerai sono fissi e stabiliti dalla legge. Iniziamo subito con le informazioni principali riguardanti noi ed il nostro Conto che, solitamente, si trovano nella parte superiore del documento.
Nella parte alta dell’Estratto Conto, troviamo il numero del nostro Conto Corrente, il codice Iban e tutti gli altri codici bancari. Solitamente sono inserite anche alcune informazioni sullo stato del Conto o promozioni fatte dalla banca. Inoltre, quasi sempre, si trovano tutte le informazioni necessarie per contattare l’Ente bancario.
Ora entriamo nel merito dell’Estratto Conto. Solitamente, esso è diviso in almeno 5 colonne, che sono: Data, Valuta, Addebiti/accrediti, Descrizione. Questi campi si trovano su tutti gli Estratti Conto. Il campo “Data” indica il giorno in cui è stata effettuata l’operazione, mentre quello “Valuta” indica il giorno in cui l’operazione è stata effettivamente accettata. Ad esempio, se versi un assegno il giorno 01/01 e la valuta è 05/01, vuol dire che i soldi versati non sono disponibili fino al giorno 05/01, data in cui verranno effettivamente contabilizzati sul tuo Conto Corrente.
Altre due colonne importanti sono quelle riguardanti gli Addebiti e gli Accrediti. Come è facile immaginare, gli Addebiti sono i prelievi che hai effettuato, mentre gli Accrediti sono tutti i soldi versati sul Conto. È possibile trovare anche una colonna “saldo”, che può essere attiva o passiva in base alla differenza tra gli Accrediti e gli Addebiti.
L’ultima colonna obbligatoria è quella delle descrizioni. In questa colonna sono riportate nel dettaglio le operazioni effettuate. In questo modo, puoi associare un prelievo od un deposito all’azione che hai compiuto, oltre che al giorno. Se, ad esempio, versi una somma su un Conto Corrente, nel campo Descrizione troverai “Versamento su C/C N°xxxxxx” intestato a “xxxx”.
Su ogni Estratto Conto è riportato il saldo finale, anche se non è presente la colonna dei saldi. Se è attivo, lo troverai preceduto da un segno ” ” o sotto la colonna dei saldi denominata “Avere”. Se invece è negativo, lo troverai preceduto da un segno “-“, oppure sotto la colonna “Dare”. Non tutte le banche concedono lo scoperto di Conto, ma tieni presente che, se vai “in rosso”, dovrai pagare degli interessi sulla somma eccedente, in quanto la banca considera come prestito quell’eccedenza sotto lo zero.