Quando si decide di aprire un deposito a risparmio presso la banca o presso la posta, sarà inevitabile che ci venga dato anche un libretto di risparmio ad esso collegato. Comunemente, si usa parlare del libretto di risparmio anche per il deposito a risparmio, ma il libretto non è altro che uno strumento con il quale ci viene consentito effettuare alcune operazioni, come il prelievo o il versamento dei nostri soldi in contanti.
Ciascuna di queste operazioni prevede l’annotazione sul libretto di risparmio stesso, in modo che ne resti una traccia indelebile all’utente. Diventa, in questo modo, molto più facile procedere con il controllo delle entrate e delle uscite ed essere sempre informati in tempo reale dell’ammontare del proprio capitale. In questo modo, inoltre, si può anche essere sempre sicuri della giustezza delle transazioni compiute.
Certo che ci si potrebbe chiedere se, a questo punto, non varrebbe la pena procedere in altro modo e decidere di aprire un conto corrente. In effetti, il conto corrente e il deposito presentano delle differenze sostanziale, dato che il deposito è indicato per chi vuole esclusivamente effettuare soltanto prelievi e versamenti. Quindi, per esempio, è molto utile per un adolescente, che può avere un maggiore controllo dei suoi risparmi, ma non ha necessità di avere tra le mani uno strumento sovradimensionato come sarebbe, in quel caso, un conto corrente bancario.
Ma quali le spese per l’apertura di un libretto di risparmio? Di solito, quando si apre un deposito per un minorenne non esistono costi, ma se anche fosse un maggiorenne a effettuare questa operazione è facile che comunque non vengano applicati costi di apertura.