Aprire un’attività commerciale è il sogno di molti, ma altrettanti sono coloro che lasciano perdere per paura di trovarsi difronte ad enormi difficoltà burocratiche, perdite di fondi, e via dicendo. Vediamo, però, in questa guida, quali sono le lungaggini cui sottoporsi, in linea generale, per aprire un minimarket.
Se desideri aprire un minimarket devi dare il via a diverse richieste di tipo burocratico. Se sei alle prime armi, è bene che tu ti rivolga ad un commercialista di fiducia, che sbrigherà alcune pratiche per te, e ti consiglierà comunque come muoverti al meglio.
Recati all’agenzia dell’entrate ed apri la partita IVA.
Prima di iniziare il tutto dai comunque un’occhiata al locale che vuoi dedicare alla tua attività. Ricercalo in una zona possibilmente di passaggio (preferibilmente pedonale) dove puoi avere un buon afflusso di possibili clienti.
A seconda della superficie che occuperà il tuo locale devi muoverti in 2 maniere diverse.
Per superfici inferiori a 250 metri quadrati è sufficiente che tu invii una comunicazione al sindaco del Comune per dichiarare l’apertura della tua attività, che potrai avviare entro e non oltre 30 giorni da questa comunicazione.
Per superfici maggiori (fino a 2500 metri quadrati) devi recarti al comune e richiedere i moduli per la presentazione dell’apposita domanda.
Compilala e presentala all’apposito ufficio dedicato al Commercio all’interno del Comune stesso.
Gli ufficiali elaboreranno la tua richiesta e verificheranno se in quella zona è possibile effettuare l’apertura della tua attività e ti comunicheranno l’esito.
Ottenuto l’ok devi ottenere la licenza per attività alimentare.
Non demoralizzarti se inizialmente le spese supereranno le entrate. Occorre un pò di tempo per ingranare al meglio ed iniziare a raccogliere i frutti del proprio investimento.