Nel contesto del condominio minimo, che si ha quando l’edificio è composto da due soli proprietari, la convocazione dell’assemblea è un passaggio fondamentale per prendere decisioni comuni sulla gestione e la manutenzione delle parti condivise dell’immobile. Questa convocazione rappresenta l’invito formale rivolto ai partecipanti per riunirsi in una data e luogo stabiliti, con l’obiettivo di discutere e deliberare su questioni di interesse collettivo, come le spese comuni, i lavori di manutenzione o le modalità d’uso delle parti comuni. Nonostante il numero ridotto di condomini, è comunque necessario rispettare modalità e tempistiche previste dalla legge affinché le decisioni prese siano valide ed efficaci, garantendo la corretta partecipazione e il diritto di ciascun proprietario ad esprimere il proprio parere sulle questioni condominiali.
Indice
Come scrivere una convocazione assemblea condominio minimo
La convocazione di un’assemblea in un condominio minimo, che per la legge italiana è composto da un numero di partecipanti inferiore a nove, deve includere alcune informazioni fondamentali affinché sia valida e permetta a ciascun condomino di esercitare i propri diritti. Innanzitutto, nella comunicazione devono essere chiaramente indicati il giorno, l’ora e il luogo in cui si svolgerà l’assemblea. Questo serve a garantire che tutti i condomini siano messi nella condizione di poter partecipare, organizzandosi per tempo. Inoltre, la convocazione deve specificare l’ordine del giorno, cioè gli argomenti che verranno discussi durante la riunione. Tale indicazione deve essere sufficientemente dettagliata da permettere ai partecipanti di comprendere quali decisioni saranno oggetto di deliberazione, evitando formulazioni vaghe o generiche che potrebbero pregiudicare la validità delle delibere adottate.
È necessario che dalla convocazione risulti con chiarezza chi la sta inviando, generalmente l’amministratore, oppure, nei casi di condominio minimo dove spesso manca la figura dell’amministratore, uno dei condomini che si fa promotore della riunione. Deve essere chiaro anche a chi è indirata, cioè tutti i comproprietari delle unità immobiliari facenti parte dell’edificio. La comunicazione va trasmessa in modo da assicurare che i destinatari ne abbiano conoscenza con un preavviso minimo di cinque giorni rispetto alla data fissata per l’assemblea, come previsto dalla normativa, preferibilmente tramite raccomandata, PEC, consegna a mano o altro mezzo che consenta di provare la ricezione.
Infine, è opportuno che la convocazione contenga tutte le ulteriori informazioni utili ad agevolare la partecipazione e la comprensione degli argomenti, come eventuali allegati documentali relativi ai temi da discutere o precisazioni sulle modalità di partecipazione, in presenza o a distanza. Tutti questi elementi sono essenziali per garantire la trasparenza del procedimento assembleare e la tutela dei diritti di ciascun condomino, evitando l’insorgere di contestazioni sulla regolarità della convocazione e delle successive deliberazioni.
Esempio di convocazione assemblea condominio minimo
Oggetto: Convocazione Assemblea Ordinaria Condominio [Indirizzo]
Gentile Condòmino,
La S.V. è invitata a partecipare all’assemblea ordinaria del condominio sito in [indirizzo], che si terrà presso [luogo], il giorno [data] alle ore [orario] in prima convocazione e, occorrendo, il giorno [data] alle ore [orario] in seconda convocazione, per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Nomina del presidente e del segretario dell’assemblea;
2. Esame e approvazione del rendiconto consuntivo e preventivo spese;
3. Nomina/amministratore e determinazione del relativo compenso (se applicabile);
4. Varie ed eventuali.
Si ricorda che, ai sensi della normativa vigente, ciascun condòmino può farsi rappresentare da altro intervenuto con delega scritta.
Distinti saluti.
[Luogo], [data]
L’Amministratore
[Firma]
[Recapiti amministratore]