I fondi comuni di investimento rappresentano ormai una delle forme più diffuse di raccolta del risparmio, e stanno sostituendo i Bot nel cuore e nel portafoglio delle famiglie italiane.
In ogni fondo comune confluisce il denaro di numerosi risparmiatori. I fondi investono il loro patrimonio in valori mobiliari (azioni e obbligazioni) e sfruttano i vantaggi di una gestione collettiva: un buon rendimento del capitale, anche nel medio periodo, una riduzione dei costi, una diversificazione degli investimenti.
Il principio dei fondi è, quindi, che “l’unione fa la forza”: tanti piccoli risparmiatori, agendo insieme, possono effettuare operazioni più vantaggiose che non agendo separatamente. Ovviamente chi effettua le operazioni è il gestore del fondo.
Voglio investire: come comincio?
Quando si decide di investire una parte dei propri risparmi in fondi comuni ci sono alcune regole che bisogna conoscere per non incorrere in brutte sorprese! Se avete deciso di investire dovete innanzitutto rivolgervi ai soggetti che sono autorizzati a vendere questo tipo di prodotti finanziari:
• Gli sportelli bancari
• I promotori finanziari delle Sim, le società di intermediazione finanziaria
• I promotori delle banche che sono autorizzati ad operare anche fuori sede
• I promotori delle Sicav, che sono società d’investimento, che funzionano in modo analogo agli altri gestori, l’unica differenza è che prevedono il diritto di voto per i sottoscrittori delle quote nelle assemblee delle società in cui si è investito
• I promotori delle Sgr, società di gestione del risparmio, che gestiscono portafogli collettivi e individuali.
Le Sgr sono spesso di proprietà delle banche e gestiscono i prodotti finanziari venduti dalle banche Una volta scelto il prodotto potete decidere se versare la somma che investite in una unica soluzione, oppure optare per la formula che vi permette di versare una somma fissa o variabile con cadenza periodica per un periodo di tempo prolungato: 5, 10, 15 anni, si tratta dei cosiddetti Pac, i piani di accumulo.
Le azioni e le obbligazioni acquistate dal fondo sono di proprietà comune di tutti i sottoscrittori. Affidando i propri risparmi ad un fondo, il risparmiatore diventa proprietario di un certo numero di “quote”. Maggiore e’ il denaro investito, maggiore e’ il numero di quote che si ottengono. Il valore di una singola quota varia praticamente tutti i giorni. La maggior parte dei fondi italiani sono “fondi aperti” nei quali è sempre possibile acquistare o vendere altre quote.