Ci sono tante ragioni differenti che ci possono spingere ad aprire un conto corrente bancario: accredito dello stipendio o della pensione, poter effettuare pagamenti via internet, o investire una parte del proprio denaro cercando di ottenere degli interessi alti e lasciandoli sviluppare per un lungo periodo nella banca stessa.
Tra l’altro oggigiorno esisono anche alcune banche online che effettuano lo stesso tipo di servizio delle banche normali: scopri qui le migliori offerte delle banche online in Italia.
Il calcolo di questi interessi, però, può non essere semplice per chi non mastica o non è interessato al gergo bancario, anche se matematicamente si tratta di un calcolo piuttosto lineare.
Per spiegare semplicemente il calcolo degli interessi bancari in un conto corrente , ricorriamo ad un esempio: abbiamo 1.000 EUR, ed il nostro tasso di interesse sulle giacenze di conto corrente (ovvero sul denaro che resta immobile
nel conto) è dell’1% (percentuale indicativa, normalmente il tasso lordo supera il 3%).
Le banche assegnano gli interessi (attivi e passivi) maturati ogni trimestre, quindi a fine marzo, giugno, settembre e dicembre. A questo punto, il calcolo è semplice:
Interesse = (capitale * tasso di interesse * giorni)/36500.
Nel nostro caso, quindi, supponiamo di avere aperto il conto corrente il giorno 1 marzo: al 31 marzo, data di maturazione degli interessi, avremo guadagnato 0.85 EUR.
Si tratta di una somma lorda, alla quale cioè va sottratto il 20% esatto, che vanno via in tasse (dal 2012, precedentemente era il 27%). 0,7 centesimi di Euro circa saranno, in questo caso, il nostro tesoretto dopo un mese.